L’Archivio Storico Diocesano “Innocenzo III” di Segni

L’Archivio Storico “Innocenzo III” è propriamente un archivio ecclesiastico della diocesi suburbicaria di Velletri-Segni in cui sono state riunite le carte degli archivi della Cancelleria Vescovile di Segni, del Capitolo della Cattedrale, del Seminario nonché i registri anteriori al XX secolo delle parrocchie del territorio che hanno lasciato le vecchie sedi, a volte poco accessibili, per entrare in una nuova realtà sicuramente più consona. L’edificio che ospita l’archivio è quello del Seminario Vescovile di Segni, sorto nel XII secolo come palazzo apostolico sulle rovine dell’acropoli: vi abitarono, seppure per brevi periodi, oltre ad Eugenio III che lo fece costruire, anche Lucio III, Alessandro III e lo stesso Innocenzo III. Dopo varie vicissitudini fu adibito a seminario dal vescovo Ph. M. Ellis, cappellano dell’ultimo re cattolico d’Inghilterra Giacomo II Stuart, su espresso mandato di Clemente XI. Più particolarmente i locali dell’archivio occupano una parte dell’ala costruita nella prima metà del secolo XIX, all’imbocco di via San Pietro, che già ospitò la scuola dei seminaristi.

L’Archivio è operante dal 1998, dopo una profonda ristrutturazione succeduta ad un cinquantennio di abbandono e degrado, svolgendo una intensissima attività che ha visto un impegno su due fronti: da un lato il lungo e difficile riordino dei documenti per la loro fruizione (che ha portato peraltro alla realizzazione fino ad oggi di più venticinque tesi di laurea), dall’altro l’attività di promozione culturale. Quest’ultima si è realizzata con l’organizzazione in proprio di alcune mostre e la partecipazione ad altre tenutesi a Roma. A tutto ciò si è unita l’attività scientifica vera e propria, con numerose pubblicazioni a firma dei curatori dell’archivio.

L’Archivio ha dunque fatto in questi anni un lungo cammino, confermato, tra l’altro, da alcune importanti donazioni, quale il caso delle Religiose del SS.mo Sacramento con il loro archivio dei secc. XVIII-XX o di alcuni privati con manoscritti e opere d’arte di varie epoche, come il caso dello scultore Giuseppe Cherubini. Quale logica estensione della documentazione cartacea, nel 2004 fu costituito un archivio fotografico con un sofisticato software in grado di recepire ad altissima definizione le immagini di fotografie, cartoline, incisioni, ecc. relative al territorio lepino. Più recentemente c’è stata la donazione del pronipote di Aminta Milani, archiatra di Pio XI, che ha lasciato all’Archivio preziosissimi documenti e reperti appartenuti al suo avo, tra i quali risalta la tesi di laurea in Medicina conseguita dall’illustre professore nel luglio del 1900.

Pubblicazioni dell’Archivio dal 1998

L. Calenne, B. Navarra, A, Parmeggiani, A. Serangeli, “Antiquae Chartae, memoria di un territorio”, brochure di sussidio all’omonima mostra (1998);

G. Buontempo, A. Serangeli, “Incontro con Napoleone”, brochure di sussidio all’omonima mostra (1999);

3.  A. Serangeli (a cura di), “Della Terra di Montefortino feudo dell’Ecc.ma Casa Borghese. Il “notaro publico” Stefano Serangeli storico e letterato (1654-1730)”, Artena 2000;

A. Serangeli -L. Calenne – B. Navarra, “Segni. La Diocesi”, in  “Ex Aedibus Episcopalibus – Arte e Storia nella Provincia Romana”, Roma 2002, pp. 119-126, catalogo dell’omonima  mostra (Roma, Palazzo Valentini, 25.10-30.12.2002), cui l’Archivio Storico “Innocenzo III” ha partecipato con l’esposizione di alcuni suoi manoscritti;

A. Serangeli, “Gli Sforza di Santafiora ed Eleonora Orsini prima duchessa di Segni”, brochure di sussidio alla manifestazione culturale “Di soni antichi e antiche danze” (2002);

L. Calenne, “L’Abbazia di S. Maria di Rossilli iuxta Gambinianum” in “Innocenzo III– Urbs et Orbis”, Atti del Congresso Internazionale, Roma, 9-15 settembre 1998, vol II, Roma 2003, pp. 1312-1326;

L. Calenne,Un inedito dipinto di Antonio Mercurio Amorosi nella concattedrale di Segni” in “Lazio ieri e oggi”, Anno XL, n. 12, Roma 2004, pp. 406-409;

A. Serangeli, “Il castagno a Segni”, opuscolo edito dal Comune di Segni, 21 ottobre 2004;

L.. Calenne, “Muratori e scalpellini lombardi a Montefortino tra l’ultimo quarto del XVI secolo e il primo del successivo: da “gente meccaniche” a committenti di Giovanni Baglione”, in Rivista di studi storici “Latium” n. 21-22, Anagni 2004-2005, pp. 123-188;

A.Serangeli, “La confraternita dell’Orazione e Morte di Montefortino (oggi Artena) ed il suo oratorio nella chiesa di S. Stefano Protomartire”, Atti del Convegno “La devozione dei laici. Confraternite di Roma e Lazio dal Medioevo ad oggi”, Roma (Archivio di Stato) 2001, in “La Ricerca Folklorica”, 52, Brescia 2005, pp. 39-49;

A. Serangeli – R. Agostini, “L’Archivio Notarile di Montefortino (Artena). Notai e società prima e dopo la sua istituzione alla fine del sec. XVI. Inventario”, Velletri 2006;

P. Capozi, “Il lusso dei Particolari. Doti, ricchezza patrimoniale e beni materiali della popolazione di Montelanico nel XVIII secolo”, in LATIUM, n. 25, 2008, pp. 111-121;

P. Capozi, “La poetica di Luigi Petriconi”, in “Luigi Petriconi, un patriota di Montelanico per l’indipendenza economica del Perù” di Luigi Roberti, Montelanico, 2008, pp. 46-47;

P. Capozi, “L’economia del feudo di Montelanico nel XVII e XVIII secolo”, ISALM, Regione Lazio, 2009, pp. 221-250;

A. Serangeli, “Una tenuta della Campagna Romana. Il mondo di Piombinara nel panorama dello Stato pontificio” in  “La missione archeologica di Piombinara. Il castello e la tenuta, una ricerca storica ed archeologica”, I,  Roma novembre 2009, pp. 17-94;

L. Calenne, “Prime ricerche su Orazio Zecca da Montefortino (oggi Artena). Dalla bottega del Cavalier d’Arpino a quella di Francesco Nappi”, Roma 2011, QUAIS 1 (Quaderni dell’Archivio Storico “Innocenzo III” di Segni), Gangemi Editore;

P. Capozi, “Vestire a Montelanico nei secoli XVIII e XIX. Abbigliamento e accessori dei vestiti campestri” in “Abbigliamento: gli accessori”, Etnostorica, n.24, ISALM, 2013, pp. 59-74;

A. Serangeli, “I Conti di Valmontone fra Trecento e Quattrocento” in “La missione archeologica di Piombinara. Il castello di Piombinara, la chiesa e il cimitero. Le indagini 2004-2013”, II,  Colleferro 2014, pp. 221-250;

L. Calenne- A. Serangeli, “Una nuova datazione per il ritrovamento del Laocoonte da un incunabolo conservato a Segni”, in Studi Romani, rivista dell’Istituto Nazionale di Studi Romani, LXI nn. 1-4, Roma 2014, pp. 77-98;

P. Capozi, “Le parole in musica. L’esperienza decennale del gruppo folk Parquaria di Montelanico” in Tradizioni popolari musicali del Lazio Meridionale. II, Biblioteca Etnostorica, n. 3, ISALM, 2015, pp. 59-60;

G. Buontempo, “1849-Fermenti repubblicani nel basso Lazio”;

P. Capozi, “Valmontone in guerra attraverso la corrispondenza del Vescovo Tessaroli”, in ‘Oltre la memoria. 25 maggio 1944. Valmontone bombardata’, a cura di Pierluigi Sanna, Annales Edizioni, 2015, pp. 9-15;

P. Capozi, “Vestire a Gavignano. Vestiti, abiti e accessori a Gavignano fra Settecento e Ottocento”, Annales Edizioni, 2015;

L. Calenne-A. Serangeli, “L’Arco Borghese nella documentazione storica”, in “Artena città d’arte. L’arco trionfale del cardinale Scipione Borghese nel feudo di Montefortino”, GRAU2, Roma 2016, pp. 45-51;

L. Calenne, “Giovan Battista Roderi, Camillo Massimo e la cattedrale di Segni. Storie incrociate di un architetto “ticinese”, di un giovane prelato e di un cantiere laziale del Seicento”, Colleferro (Annales) 2018